Carpaccio di musetto

Il carpaccio finito
Cari amici di Trippavvaisor, ecco che, dopo oltre un anno, il vostro Gudenna si rifà vivo con una ricettina nova.
"Te la sei presa comoda!!!" direte voi....
Avete ragione, chevvidevodi', ve l'ho già detto, il tempo è quello che è, ci si fa vivi di rado, ma quando succede vi si danno delle ricettine di quelle gadolle, come quella che vi do oggi: il carpaccio di musetto.


Che roba è il musetto direte voi? Eh, se si descrive per bene ci sta che decidiate di non mangiarlo ma, come spesso succede, questa roba qui è parecchio bona, anche più di qualche taglio pregiato. Quindi, in buona sostanza, il musetto è una specio di insaccato in cui una gelatina tiene insieme pezzi di muso del maiale e qualche altro pezzo meno pregiato, a discrezione del macellaio che lo prepara.
Dove si trova?
Eh, qui bisogna cercare un macellaio "vecchia maniera", di quelli che "del maiale 'un si butta via niente". In qualche macello di paese o un pochino meno "caccoloso" lo trovate di sicuro.

Ingredienti:

La "scottatura" del musetto
1 fetta di musetto a testa, alta circa 2 cm
Olio
Sale
Pepe
Succo di limone o aceto balsamico

Preparazione

Io, per un discorso più che altro igienico, scotto per alcuni secondi il musetto nell'acqua bollita, dopodiche metto le fette in un vassoio.
Poi condite le fette con olio, sale, pepe bello abbondante e poi scegliete, o limone o aceto balsamico, a seconda di quello che vi garba di più.
Abbondante col condimento perché non è che il musetto di suo sia tanto saporito.
Poi mettete il vassoio in frigo e lasciatecelo un paio d'ore.
Servitelo bellino diaccio, o come aperitivo, o come antipasto, insieme al pane crogiato. Nelle giornate di bollore estivo farete bella figura, spenderete poco e durerete poca fatica.

A presto (si spera) con una nuova ricetta del vostro Gudenna

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